La santità di Fra Claudio è caratterizzata da: un amore sconfinato a Dio, che ne ha reso la vita una Sua splendida dimora; una preghiera fatta vita; una squisita carità verso tutti, resa singolare nella predilezione per i poveri e gli ammalati; una straordinaria e dolce umiltà; una profonda e filiale devozione all'Immacolata.
Alla santità della vita, congiunse un'apprezzata attività scultorea, generata nella preghiera e nella meditazione.
Fonte: "Santuario Grotta di
Lourdes del Beato Claudio" a cura della Comunità Francescana "La
Pieve"
Testo approvato dall'Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Vicenza
Testo approvato dall'Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Vicenza
Grotta di Lourdes, Santuario di Chiampo (VI) |
I tre Volti del Cristo
La Giustizia, la Misericordia, l'Amore
(1947)
Ritorno a Cristo
Guai a voi creature se non vi pentite e ritornate a me! Non
volete ascoltare la mia legge! che è legge di salute e di misericordia!
Non mi amate per amore! Mi amerete per forza…
Purificherò la terra come mai non è stata purificata dopo
il diluvio universale: mediante la guerra, fame e persecuzione religiosa.
E’ per mia bontà e misericordia infinita che faccio noto
questo appello al mondo intero affinché abbia da ravvedersi... e riparare le
offese fatte alla Maestà divina, e alla Madre mia santissima.
Beati voi se mi temerete... e in me crederete…
Altrimenti succederanno nuovi castighi peggiori dei primi…
nazioni intere saranno distrutte... e non cesserà la giusta punizione fino a
che il sangue dei martiri non abbia placata l’ira di Dio.
Ma che cosa sono i castighi temporali.., a confronto di
quelli eterni!...
Un paradiso perduto di gaudi sempiterni... che occhio umano
mai vide.., e orecchio mai udì.., l’inferno meritato in un abisso di dolori,
inconcepibili a mente umana, che mai finiranno!... e sempre continueranno!...
sempre e mai!.., sempre e mai!... sempre e mai!...
Peccatore medita l’abisso che ti attende... se non ti penti
e ritorni a me.
Chi à tempo, non aspetti tempo!...
Un frate minore
Volto Santo, "La Misericordia" |
Un Dio morto per me
Guarda e pensa o mia creatura! …chi sei tu …e chi sono Io...
Tu sei un verme che striscia sulla terra, oggi è e domani
non è... Io sono il Figlio dell’Altissimo... creatore e reggitore di tutto
l’universo. E per un amore infinito incomprensibile all’uomo, lasciai il cielo
e venni in terra, presi un corpo simile al tuo, vissi povero, disprezzato,
vilipeso, tradito, flagellato, coronato di spine, condannato, crocefisso e
morto da dolori atroci tra gli spasimi di mia madre e lo scherno del mio
popolo. E perché tutto questo?... per i tuoi peccati, o mia creatura; ti
redensi dalla schiavitù di satana; e tu, quale è la tua riconoscenza?... a un
Cuore divino che follemente ti ha amato?
Cos’è che potevo fare... che non l’abbia fatto? E in
ricompensa con i tuoi peccati mi rin<n>ovi la dolorosa passione... mi fai
agonizzare nuovamente in croce.
Guarda e contempla, o mia creatura, il tuo Dio morto per
te!...
Oh se tu conoscessi chi è il tuo Dio! e cosa è l’inferno
... e il paradiso... muteresti vita all’istante! E non ti curi di ciò che serve
per la tua salvezza?.., che ti giovano tutte le ricchezze del mondo se poi
perdi l’anima?
Oh misera creatura, ama il tuo Dio infinitamente
misericordioso: con me avrai tutto, senza di me avrai solo il dolore e la morte
eterna.
Io sono necessario alla tua mente e al tuo cuore, perché
sono via verità e vita e l’unica vera felicità. Solo ritornando a me avrete in
terra gioia perfetta, luce vera, e in cielo sarete beati nei secoli sempiterni
così sia.
Un frate minore.
Amore
Amatemi per amore
O dolce mio Gesù che sei tutto amore...
Gli uomini non concepiscono come mai un Dio d’infinita
bontà e misericordia possa punire l’umanità con castighi così terribili.., ma
soprattutto quelli eterni!... se pentiti non ritornano a Te.
Ascoltami! sempre più si allontanano da me, profanando il
loro battesimo, spezzando le mie leggi calpestando il mio sangue... per cui le
anime sempre più vanno perdendosi. Tentano di rovinare tutta l’opera mia
abbeverandola di fiele e aceto perché mondanizzati...
Mai come ora il nemico riuscì a scatenare il mondo contro
di me schiaffeggiandomi con furore e flagellandomi crudelmente...
Dalla testa ai piedi non sono che una piaga sanguinante! il
mio Cuore è pieno d’amarezze fino all’orlo.
Ma io sono Gesù soprattutto salvatore, il mio Cuore vuol
regnare e trionfare perdonando.
Voglio che il mondo intero mi conosca come Dio di
misericordia e di amore.
Voglio che gli uomini sappiano il mio ardente desiderio di
perdonarli e di salvarli. I miseri non temano. I più colpevoli non mi sfuggano.
Li attendo come un padre, a braccia aperte, per dare loro il bacio di pace e la
vera felicità.
Credete nella mia misericordia e nel mio amore.
Un frate minore
LETTERA A SUA SANTITÀ PIO XII
DI FRA’ CLAUDIO GRANZOTTO
Beatissimo Padre
Santità perdonerà il mio ardire... Fui mosso da un grande
desiderio, quello di vedere il Figlio di Dio più amato e lodato. Per cui mi
suggerì l’idea di scolpire nel marmo l’immagine di Cristo, rilevata
dalla santa sindone. E modellai pure nella creta due ritratti del medesimo,
tratti dalla stessa sindone e dal santo sudario della Veronica. Ciò lo feci con
lungo studio, grande passione, e intenso amore.
Lo scopo prefisso di questa realizzazione, è quello di
dimostrare all’umanità ancora una volta il grande amore che Cristo portò per
noi mettendo in rilievo le sue immagini; rilevate dalle impronte lasciate nei
sacri lini.
I santi volti raffigurano il Redentore in tre atteggiamenti:
giustizia, amore, e misericordia, di cui i primi due credo che siano finora i
più vicini alle sembianze del Cristo. Ma quello che più interessa è che sotto
le tre immagini vengono poste le presenti scritte assegnate con le quali
formare tante pagelline e queste siano poi dispensate per tutto il mondo,
affinché il mondo conosca il Dio d’infinito amore e misericordia per coloro che
lo temono e ritornano a lui, e giudice giusto punitore di coloro i quali non lo
temono e profanano le sue sante leggi.
Questo è il mio grande desiderio, Santità, che Gesù Cristo
Signore nostro sia più conosciuto e maggiormente amato e dinanzi all’Altissimo
ogni ginocchio si deve piegare perché a lui solo sia onore e gloria, ora e
sempre nei secoli. Così sia.
Un particolare degno di nota: dagli studi fatti sulla santa
Sindone, risulta l’immagine di Cristo di una perfezione ammirabile in tutte le
sue parti; controllata pure con i migliori canoni di anatomia; tale armonia,
equilibrata in tutti i suoi particolari, non è possibile trovarla interamente
nell’uomo corrotto dai vizi, ragione per cui dimostra chiaramente la
autenticità della santa sindone.
Si degni, Santità, di prendere in considerazione tutto
questo. Io tengo una grande fede, la quale mi assicura che, appoggiandomi a sua
Santità, per la valorizzazione di questa iniziativa, farà molto bene alle anime
e darà maggiore gloria a Dio.
Trarrò poi dal Figlio il ritratto dell’Addolorata sua
santissima Madre.
Chiedo umilmente perdono... e si degni, Santità, di darmi
la sua santa benedizione.
Umilissimo figlio
Fra Claudio Granzotto
O.FM
Cristo morto
(1940-1941) |
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